Scopo dell’esame macrografico è quello di osservare a occhio nudo o a bassi ingrandimenti diverse informazioni sul materiale osservato o su un giunto saldato. Le superfici, opportunamente pulite e levigate ed eventualmente attaccate con acidi, possono evidenziare difettologie. In particolare l’esame macroscopico ha lo scopo di rivelare la macrostruttura del materiale, nonché la presenza di eterogeneità chimiche (segregazioni), di varietà strutturali intenzionali, quali, per esempio, quelle procurate da trattamenti termici particolari, da processi di saldatura, da deformazioni plastiche (fibrosità), o di difformità strutturali accidentali quali, per esempio, decarburazione superficiale, etc. La verifica permette inoltre di esaltare l'eterogeneità fisiche quali fessurazioni, porosità, cricche, inclusioni, incisioni, punzonature ed in generale deformazioni lineari. Il reagente chimico agisce di norma attraverso una dissoluzione preferenziale, creando così differenze d'attacco che permettono la successiva osservazione. La sensibilità dell'attacco può essere graduata regolando la composizione del reagente, la sua concentrazione e la temperatura. Nella situazione di attacco con acido si ottengono informazioni non solo relative ai difetti superficiali, di cui sopra si fa riferimento, ma anche indicazioni relative ai trattamenti superficiali che un metallo può aver subito e ciò si evince attraverso una differente colorazione; il contatto infatti del reattivo chimico con la superficie lucida farà reagire i vari componenti con diversa riflessione della luce